Tavola Ouija

La Storia – Il Mito – La Leggenda

Origine e Storia della Tavola Ouija

Iniziamo con il parlare dell’origine del nome della tavola più controversa della storia. Infatti l’origine del suo nome è molto strana perché nasce dall’unione dalla parola francese “oui” (si) e dalla parola tedesca “ja” (si).

Dopo aver parlato dell’etimologia del nome, parliamo dell’origine della tavola:

La tavola nasce nel 1891 fu brevettata dall’inventore e avvocato  

Elijah J. Bond e Charles Kennard fu prodotta successivamente dalla Kennerd Novelty Company appunto il 25 maggio 1890. Nel 1901 i diritti furono acquisiti da un dipendente di Kennard un certo William Fuld che la chiamò appunto ouija. Nel 1991 i diritti passarono dalla Parker and Brother alla Hasbro nota azienda di giocattoli e così la ouija fu resa accessibile ai più.

Piccola curiosità che si narra è che anche Pitagora usò la tavola per mettersi in contatto con il mondo invisibile ma non ci sono prove di ciò .

Uso Della Tavola

In molti si chiedono come si usa la tavola, diamo delle indicazioni:

• Posizionare la tavola su un tavolo (preferibilmente liscio e in buon equilibrio per ovvie motivazioni)
• Durante la sessione si deve essere in due o più ma solo uno dovrà porre domande e parlare con lo spirito (onde evitare confusione)
• I partecipanti devono essere ben concentrati su ciò che si sta facendo (anche se in molti pensano che sia un gioco, un passatempo , una moda ma in realtà non lo è , la tavola è uno strumento per mettersi in contatto con un altra realtà a noi sconosciuta quindi è bene affrontare la seduta con serietà)
• Per i novizi di tematiche “esoteriche” meglio purificare l’ambiente dove si opererà, il tavolo con degli incenzi (tutto questo si fa anche per protezione)

Regole sull’utilizzo della tavola

Ci sono delle regole da rispettare e da sapere per utilizzare la tavola che sono:

• non usare mai la tavola da soli
• non fare mai cadere la planchette dalla tavola
• Chiudere sempre la seduta salutando lo spirito posizionando la planchette su Goodbye
• Non usare mai la tavola quando si è malati , se si è suggestionabili
• Non usare mai la tavola in posti dove è presente la morte come ad esempio cimiteri, ospedali ecc.
• Se la planchette è provvista di un vetro , è bene purificarla con una candela bianca accesa
• Mai lasciare la planchette sulla tavola quando essa non viene utilizzata

Cosa da non chiedere mai durante una sessione

Ci sono cose che non vanno mai chieste durante una sessione di ouija che sono :

• l’esistenza di Dio
• la data della propria morte
• richiesta di ricchezza

Agghiaccianti storie dove la ouija è protagonista

Che ci si voglia credere o meno la Tavola Ouija è protagonista  di storie agghiaccianti e con coincidenze strane.

Quella più conosciuta anche se non direttamente è la storia che viene narrata nel film l’esorcista.

In realtà il film è basato sul libro di  William Peter Blatty. Nel libro viene raccontata una storia realmente accaduta 1949 in Missouri di un ragazzo che viene chiamato con lo pseudonimo Roland Doe.

Il ragazzo fu invogliato ad usare la ouija da una sua zia esperta e appassionata di spiritismo. Il ragazzo fu subito colpito dal mondo della zia e volle provare ad usarla facendo delle sedute costanti.

Ma si capì subito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Infatti si cominciarono a sentire rumori inquietanti nel cuore della notte, mobili spostati, graffi sulle pareti, tutto questo iniziò ad allarmare i genitori di Roland.

Il tutto si aggravò quando la zia del ragazzo morì. Roland rimase molto turbato dalla perdita e questo lo portò a fare delle sedute di ouija per provare a contattare la sua amata zia.

I genitori fecero visitare e ricoverare Roland ma poco dopo fu dimesso . Non contenti , chiesero aiuto ad un prete cattolico Albert Hughes. Egli provò ad ottenere il permesso dalla Chiesa per un esorcismo dall’arcivescovo di Washington DC .

Roland insieme alla famiglia si trasferì in Missouri dove nel corso di varie settimane fu sottoposto ad esorcismo da nove preti gesuiti tra i quali Raymond Bishop che tenne un diario di quell’incredibile esperienza.

Nel diario di Bishop si potevano leggere persino le diagnosi di molti medici i quali scrivevano che il ragazzo soffrisse di schizzofrenia oppure della sindrome di tourette poco conosciute all’epoca.

Ciò che sappiamo oggi del protagonista di questa storia è che dopo l’esorcismo visse una vita tranquilla e serena.

Jennifer Lynn Springman

Altro caso inquietante in cui è coinvolta la Tavola Ouija e di cronaca nera fu quella della giovane Jennifer Lynn Springman. Jennifer aveva 17 anni. Nel 1976 due settimane prima che compisse la maggiore età   fu uccisa strangolata nel parco.

Ci sono due cose inquietanti in questo caso: la prima  è che non è mai stata fatta chiarezza , non è stato mai preso l’assassino (tecnicamente parlando è ancora libero)

la seconda cosa strana è che la ragazza giocava con una amica con la ouija e l’amica con ingenuità dell’adolescenza chiese alla ouija quando jennifer sarebbe morta, la tavola rispose con 18 anni , non contenta la stessa jennifer chiese il come sarebbe morta e la ouija rispose omicidio.

Casualità?  due settimana prima di compiere il suo diciottesimo compleanno la ragazza morì assassinata , strangolata per l’esattezza. Coincidenze? Casualità? A voi la scelta

Estefania Gutierrez

Ultimo caso in cui è coinvolta la Tavola Ouija di cui vorrei parlare è il caso di Estefania Gutierrez diciottenne spagnola che è molto terrificante e uno dei pochi casi di entità malefica ben documentato.

Nel 1990 Estefania avevo 18 anni, era una ragazza molto depressa per la perdita del suo fidanzato in un incidente stradale. Non riuscendo a superare la perdita, prova una seduta di Tavola Ouija con una amica per mettersi in contatto con il suo defunto fidanzato.

Purtroppo un insegnate interruppe la seduta , senza far chiudere la stessa con il consueto goodbye e in più spezzò in due la tavola. Grandissimo errore, le conseguenze di questo gesto ricaddero tutte sulla povera Estefania.

Iniziò ad avere incubi terribili, visioni, convulsioni. La famiglia iniziò ad accorgersi anch’essa di rumori strani durante la notte , segni strani sulle pareti e una sensazione di essere spiati nella loro abitazione.

Tutta la situazione peggiora quando Estefania il 14 agosto 1991 muore in ospedale logorata sia nel fisico che nella mente in quanto già da tempo era entrata in uno stato comatoso dal quale non uscirà mai più.

Purtroppo la storia non finisce qui, infatti la famiglia iniziò a constatare che la situazione peggiorò (croci capovolte, mobili spostati di metri,sbalzi di temperatura, ombre striscianti sotto le porte)  a tale punto da chiamare la polizia.

Lo stesso verbale della polizia riportava fatti molto strani accaduti in presenza dei poliziotti in più in quella stessa notte, la famiglia insieme alla polizia ritrovò una foto di Estefania bruciata.

Nel 2014 con il ritorno in auge del gioco della tavola molti adolescenti negli stati uniti furono ricoverati in ospedale con sintomi molto strani .

Considerazioni Scientifiche sulla ouija

Dopo aver parlato del fenomeno ouija in veste esoterico-paranormale. Per completezza e serietà professionale mi è d’obbligo parlare anche delle considerazioni scientifiche.

Per quanto riguarda l’aspetto scientifico che riguarda l’ouija dobbiamo parlare dell’effetto ideomotorio. Questo è un movimento umano inconscio suggerito dalla psiche.

Infatti l’illusionista e divulgatore scientifico James Randi fece notare che se in una seduta di ouija i partecipanti sono bendati i risultati che si ottengono sono solo parole senza alcun senso compiuto.

Finale

Dopo questo viaggio nel mondo dell’ouija possiamo concludere dicendo che è un argomento affascinante, appassionante, a suo modo terrificante e inquietante. Ma ognuno deve tirare le somme proprie seguendo il proprio modo di pensare.

Si può credere  o meno, essere scettici o meno , ma quello che è certo è che la tavola ouija continuerà ad affascinarci con la sua storia, il suo mito e perchè no con le morti legate alla sua leggenda.

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