Possessione Demoniaca

Possessione Demoniaca

Possessione Demoniaca, in questo articolo andremo a vedere cosa sia la possessione demoniaca, le sue caratteristiche, le sue cause e i sintomi per poterla riconoscere. L’articolo sarà lungo quindi mettetevi comodi e addentratevi in questo articolo che forse non vi lascerà dormire questa notte

possessione demoniacaPossessione Demoniaca: Cosa è?

è una condizione psicofisica in cui una persona viene considerata abitata da un essere soprannaturale (demone, dio, antenato, ecc.). La persona in questione viene definita indiavolataindemoniata o posseduta.

Negli ambienti religiosi, la possessione considerata “autentica” secondo la dottrina di quella specifica religione viene affrontata mediante la pratica dell’esorcismo.

In tempi recenti, la fede nella possessione si è indebolita anche da parte degli stessi ambienti ecclesiastici, poiché è stato scoperto come molti presunti casi di “indemoniati” debbano in realtà essere messi in relazione con malattie mentali, come la schizofrenia ed alcune forme di psicosi, o con patologie quali la sindrome di Tourette. D’altra parte molte persone che richiedono aiuto agli esorcisti vengono da essi stessi riconosciute come bisognose non di cure spirituali, ma psichiche.

Possessione Demoniaca: Nella Religione Cristiana

Nel cristianesimo, questo essere è solitamente interpretato come diavolo o demone, e questa situazione si chiama “possessione diabolica” o “demoniaca“. Il fenomeno della possessione affonda le sue radici nei testi sacri: nel Nuovo Testamento, ad esempio, vengono riportati degli episodi in cui Gesù Cristo affronta e libera alcuni indemoniati.

Chiesa cattolica:

Nella pratica della Chiesa cattolica alcuni indicatori sono considerati rivelatori di una possessione demoniaca, ad esempio laddove il soggetto:

  • dimostra avversione al sacro;
  • dimostra una forza fisica molto superiore alla sua normale capacità;
  • parla lingue a lui sconosciute (xenoglossia)
  • prevede eventi non ancora accaduti.

Devono in ogni caso coesistere molti sintomi. La possessione demoniaca potrebbe essere la conseguenza di attività di occultismo di varia natura e far leva su ferite emotive e una vita spirituale considerata disordinata (non frequentazione dei sacramenti, in particolare della confessione, assenza di preghiera, vita moralmente in contrasto con la fede)

Chiesa protestante:

Anche alcune chiese protestanti riconoscono la possessione e l’esorcismo, sebbene la pratica sia molto meno formale che nella Chiesa cattolica. Per determinare se i disturbi mentali o anche fisici siano di natura psicologica o spirituale, non viene recitata una preghiera sulla persona affetta affinché sia guarita dal suo male, ma se la persona reagisce violentemente o stranamente alla preghiera fatta nel nome di Gesù, allora questo è indice che il male è di natura demoniaca.

Chiesa ortodossa:

Secondo gli ortodossi la morte, il peccato e la malattia sono in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà, possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un’azione diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.

Possessione Demoniaca nella religione islamica:

La possessione di spiriti maligni (Jinn) o di Satana (Shaitan) e l’esorcismo sembrano facciano parte del credo Islamico fin dalle sue origini.

Nove versetti del Corano si riferiscono esplicitamente alla possessione spiritica. Ai musulmani viene detto di “cercare rifugio in Allah dal diavolo maledetto”, ma questo verso si riferisce alla paura che i musulmani dovrebbero avere dell’ira di Dio, in quanto lo scopo di Satana è quello di indurre in errore gli esseri umani e farli disobbedire a Dio.

possessione demoniacaNatura dei Jinn:

Nel credo islamico, i Jinn sono creature dotate di intelligenza plasmate dal fuoco, molto simili agli uomini in quanto possiedono il libero arbitrio di scegliere tra il bene e il male.

Un Jinn può possedere un uomo per pura malignità, oppure può farlo per altre ragioni. Secondo Ibn Taymiyya un Jinn può possedere un uomo perché vuole sperimentare il mondo, per motivi di desiderio o amore; in tal caso può non avere cattive intenzioni o può non rendersi conto del male che causa. La possessione può, diversamente, essere effettuata per vendetta, poiché si dice che gli Jinn siano facili all’ira, specialmente quando credono di essere stati colpiti apposta (dato che gli Jinn sono invisibili all’uomo, una persona può accidentalmente causar loro del male senza saperlo).

Possessione Demoniaca nella religione ebraica:

Nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno.  L’anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come “inferno“). Secondo questo credo, un’anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla possedendo una persona. In caso di esorcismo, il rabbino pone lo spirito maligno in un dybbuk che è un contenitore mediante il quale il rabbino imprigiona e contiene il demone. Il rituale dell’esorcismo e quindi della liberazione avviene quando il rabbino mediante il nome del demone che di solito lo possiamo trovare nel dybbuk, mentre in altri casi il rabbino tenta di “estorcere” al demone il suo nome.

possessione demoniacaPossessione Demoniaca: Punto di vista scientifico

Durante le presunte possessioni demoniache che sono state esaminate, nessuno scienziato o medico ha rilevato attività paranormali in quanto è sempre stato accertato che si trattava di malattie psichiatriche.  È importante notare che, nei casi di malattie mentali, il fenomeno si esprime seguendo le regole della propria cultura e si ritiene che esso sia solo la conseguenza della credenza religiosa. Gli psicologi del CICAP evidenziano che anche in assenza di malattia mentale è possibile vivere una esperienza demoniaca. Essa può essere costruita dal nulla all’interno di un contesto in cui si contempla tale credenza, in tal caso certe esperienze naturali vengono interpretate in chiave sovrannaturale.

La teologia ha sempre tentato di definire criteri precisi sulla cui base diagnosticare una possessione e quindi praticare un esorcismo (avversione al sacro, parlare in lingue sconosciute, presenza di fenomeni paranormali quali levitazione, ecc.). Si noti che la convinzione di essere posseduti da un’entità demoniaca è tipica di molte sindromi psichiatriche, come talune forme di psicosischizofreniche, nevrosi isteriche e deliri depressivi. Padre Gabriele Amorth nel suo libro Confessioni di un esorcista afferma che una persona che pensi di essere posseduta, con ogni probabilità non è vittima del Demonio ma di disturbi psichici, in quanto Satana avrebbe innanzitutto cura di nascondersi dietro queste malattie.

Ecco direttamente cosa ne pensa il CICAP (fonte sito CICAP) :

Numerose culture religiose utilizzano il termine possessione per indicare la presenza, in un soggetto, di un’entità di natura sovrannaturale. Secondo tale convinzione l’entità, quasi sempre demoniaca, assumerebbe il comando del corpo dell’individuo e si esprimerebbe attraverso esso. Vi sono diverse distinzioni in ambito sia antropologico che teologico che permettono una classificazione delle diverse forme di possessione. 
Lo studio antropologico delle varie espressioni di possessione nelle culture primitive, ha permesso di distinguere quelle che vengono definite “possessioni positive”, in cui il soggetto ospiterebbe uno spirito di natura benigna e la cui funzione sarebbe quella di moralizzare e consigliare il proprio gruppo di appartenenza, e le “possessioni negative”, in cui l’ospite sarebbe rappresentato da uno spirito maligno con la funzione di portare scompiglio alla propria comunità. Un’ulteriore distinzione viene effettuata nell’ambito della teologia cattolica; ossia, la “possessione sonnambulica” dove la personalità dell’individuo è totalmente rimpiazzata da quella sovrannaturale, e la “possessione lucida” in cui il soggetto mantiene integro il proprio comportamento, ma sente di ospitare una presenza negativa. 
E’ opportuno tenere in considerazione che il fenomeno di possessione è solo la conseguenza di una credenza religiosa è non ha alcun fondamento in ambito scientifico; in ogni tradizione religiosa il fenomeno si esprime diversamente seguendo le regole della propria cultura. Un cristiano può ritenere di essere posseduto dal demonio, mentre uno sciamano può affermare di ospitare gli spiriti appartenenti alla sua tradizione (spirito del mare, della foresta ecc.). Nonostante la teologia tenti di definire criteri precisi grazie ai quali si possa diagnosticare una possessione, quali avversione al sacro, linguaggio incomprensibile, cambiamento di personalità ecc., non esistono dati oggettivi e i suddetti criteri sono perfettamente inquadrabili nell’ambito di varie forme di disturbi psicopatologici ben conosciuti. 
Numerose sono le patologie psichiatriche che, in un contesto religioso, vengono definite come possessioni. La convinzione di essere invasi da un’entità estranea è tipica di molte sindromi psichiatriche, come alcune forme di psicosi schizofreniche, nevrosi isteriche e deliri depressivi. In molte situazioni la convinzione di essere posseduti è solo la conseguenza di una suggestione grazie alla quale un soggetto, che crede nel demonio, si “auto-convince” di essere governato da esso e si comporta seguendo il ruolo dettato dalla sua tradizione religiosa. Ci sono occasioni in cui alcuni individui utilizzano, più o meno volontariamente, la “scusa” della possessione per ottenere benefici secondari, come quelli di attribuire la colpa al diavolo per giustificare un’azione negativa, per esempio un delitto.

possessione demoniacaOra vediamo se così possiamo chiamarli quali potrebbero essere le “motivazioni” di una possessione demoniaca:

1) Una maniera “classica” e frequente di rimanere vittime dell’azione straordinaria del demonio è a seguito di un maleficio. Fate attenzione: non solo chi lo riceve, ma anche chi lo fa spesso rimane vittima del demonio. Naturalmente colui che lo riceve in questo caso non ha colpe: qualcuno potrebbe volergli nuocere invocando l’intervento del diavolo, magari per odio, per risentimento, per invidia… Può trattarsi di fattura, malocchio, maledizioni, legature, macumba, voodoo, riti satanici, etc.

  • Se si è autori di un Maleficio, invece, (avendolo commissionato a un mago o avendolo desiderato nel proprio cuore con invocazioni al demonio) bisogna pentirsene immediatamente; bisogna ricorrere subito ad una confessione, poi fare la Comunione sacramentale (possibilmente durante la Santa Messa) e pregare ardentemente perché Dio protegga e benedica la persona destinataria del Maleficio.

2) Un altro caso potrebbe ricondursi alla possibilità che Dio accorderebbe al diavolo di esercitare la sua azione straordinaria sui Santi, per i quali l’Onnipotente potrebbe permettere il tormento diabolico(perfino la Possessione) al fine di sublimarne l’anima nell’esercizio delle Virtù.  Qui abbiamo a che fare con un’azione del demonio volta a tentare quella persona al fine di farla rinunciare alle vie di Dio.

3) Certamente, poi, il persistere di una persona in una situazione di peccato gravissima e protratta nel tempo è di certo un buon presupposto perché il Male possa prendere piede nella sua anima mediante un’azione, appunto, straordinaria.

4) Infine, la frequenza di persone e luoghi malefici: è evidente che partecipando a sedute spiritiche o di magia, o consultando maghi e simili, o aderendo a sette sataniche, si aprano volontariamente le porte della propria anima a Satana. 

TIPI DI “TRANCE” NELLA POSSESSIONE DEMONIACA:

• CASI DI POSSESSIONE CON “TRANCE” MANIFESTA
Il soggetto – durante la preghiera dell’esorcista volta ad indagare il presunto stato di possessione – quando ha dentro di sé un demonio, solitamente comincia a irrigidirsi assumendo un’espressione di tensione sul volto e sulle mani. Se si continua a pregare potrebbe iniziare a gridare con una voce diversa e maligna; oppure potrebbe sboccare in una grande risata, sempre maligna. A volte potrebbe fremere e rivolgere gli occhi all’indietro facendo vedere solo il “bianco”; altre, potrebbe inveire usando un linguaggio blasfemo. Uscito dalla “trance”, però, non si ricorderebbe di nulla.

• CASI DI POSSESSIONE SENZA “TRANCE” MANIFESTA
Potrebbe capitare che il presunto posseduto non presenti alcunché di “sospetto”: qui l’esorcista, qualora abbia un motivo fondato di ritenere possibile la possessione, deve continuare a pregare intensamente sul soggetto. Nel momento in cui il demonio non ce la dovesse fare più a resistere, il posseduto potrebbe spalancare gli occhi e ordinare con una voce (maligna) di smettere di pregare. Lo stato di “trance” in questo caso non si vede – non ci sono neppure gli occhi rovesciati. Ma anche qui, non appena il soggetto torna in sé, non ha modo di ricordarsi di nulla.

possessione demoniacaPossessione Demoniaca, Classi di Demoni:

• DEMONI “APERTI”
Si dicono demoni “aperti” quelli che quando si manifestano fanno sì che la loro vittima inizi a parlare mantenendo gli occhi aperti.

Nell’intento di nascondere la sua presenza, potrebbe succedere che il demonio – facendo adottare al posseduto una voce e dei gesti normalissimi – faccia dire all’esorcista che non capisce il senso delle sue preghiere, rida di lui e affermi che il problema da cui è affetto e solo “psicologico”: in realtà il posseduto è già in uno stato di trance. L’esorcista – se ha motivo di ritenere reale lo stato di possessione – non deve lasciarsi ingannare: il sospetto deve sorgergli dal fatto che il presunto posseduto si è recato da lui spontaneamente, e che adesso non ha senso che riconduca il tutto a un mero problema di natura psicologica. Terminate le preghiere di indagine, ad ogni modo, se si interrogasse il soggetto sul perché avesse deriso l’esorcista negando l’eventualità di una sua possessione e questi non dovesse ricordarsi di nulla, allora si può stare certi: è possessione.

Nonostante questo stratagemma, solitamente il manifestarsi di questa classe di demoni avviene con “segni” molto più eclatanti: parlano molto, sono violenti, hanno uno sguardo di odio e richiedono l’assistenza di alcune persone pronte a tenerli fermi per evitare che possano fare del male e se stessi o agli altri.

• DEMONI “CHIUSI” o CLAUSI
I demoni “chiusi” (clausi), sono particolarmente abili nel nascondersi: questa classe di demoni, fa sì che il posseduto tenga gli occhi chiusi quando entra in “trance”.

Può capitare che i clausi – volendo nascondere la loro presenza – cerchino di resistere alla preghiera di indagine dell’esorcista (anche per diversi minuti). Se l’esorcista – dopo aver parlato cn il presunto posseduto – ha motivo di ritenere fondato il sospetto di possessione, deve insistere nella preghiera: a un certo punto il demone non ne potrà più e si manifesterà rivoltando (sotto le palpebre) gli occhi all’indietro, senza fare ulteriori movimenti “sospetti”. L’esorcista che volesse accertare lo stato di possessione, continuando a pregare, dovrebbe sollevargli le palpebre: scoprirebbe che le pupille sono “bianche”. In questi casi bisogna stare particolarmente attenti, perché non appena si smette di pregare, il posseduto ritorna in sé senza ricordare nulla di quanto accaduto: se non ci si accerta prima del “segno” delle pupille rovesciate, si potrebbe pensare di avere a che fare con una persona niente affatto posseduta.

Anche i demoni clausi, quando vengono smascherati, parlano e gridano, però solitamente lo fanno dopo un po’ che si sta pregando su di loro, e comunque sempre con gli occhi chiusi.

– Demoni Muti – (chiusi)
I demoni chiusi, o clausi, a volte nel manifestarsi, pur tenendo gli occhi chiusi, non proferiscono parola: in questo caso si parla di demoni muti.

“Maestro, ti ho portato mio figlio, che è posseduto da uno spirito muto” (Mc 9,17).

Questa tipologia di possessione metterà l’esorcista di fronte ad uno spirito che non parla. Anche qui, terminato lo stato di “trance”, il posseduto non si ricorderà di nulla.

– Demoni Occulti o Abditi – (chiusi/aperti)
Ci sono dei casi nei quali una persona si presenta dall’esorcista chiedendo di essere indagata circa un’eventuale possessione: magari racconta di aver vissuto degli strani fenomeni preternaturali e di aver sentito o avvertito come una forza estranea dentro di sé. Può succedere, anche, che i fenomeni preternaturali siano confermati perfino da parenti ed amici. Allora l’esorcista inizia la sua “indagine” cominciando a pregare, ma senza che il “sospettato” fornisca alcun “segno” di possessione. Qualora lo ritenga opportuno ed avendo un fondato sospetto, l’esorcista potrebbe anche procedere con una esplicita preghiera esorcistica. Ad ogni modo –  persistendo l’assenza di segnali – è meglio che non insista eccessivamente, invitando il “paziente” a condurre una vita di fede e semmai a ripassare dopo qualche tempo per un’ulteriore “indagine”.

possessione demoniacaSintomi di una possessione demoniaca:

avversione a tutto ciò che è sacro. Ripugnanza per la preghiera, per tutto ciò che è benedetto anche se non si è consapevoli di cosa sia, reazioni inaspettate di violenza in persone con un’indole diversa. Si manifesta con blasfemia, aggressioni fisiche, reazioni furiose se si benedice o si prega davanti alla persona. ltri sintomi sono conoscere profondamente materie o lingue sconosciute al soggetto, conoscere l’ubicazione di oggetti nascosti alla vista, conoscere cose occulte, comprendere e parlare lingue sconosciute, manifestare una forza sovrumana anormale per l’età e le condizioni fisiche della persona. A volte si manifestano con un’agitazione psicomotoria, che senza spiegazione non risponde alla terapia sedativa farmacologica.

Non è facile riconoscere una possessione , soprattutto se non si conosce la materia. Si ricordi che questi sintomi sono chiari solo se si manifestano insieme. A volte è difficile riconoscerli, si confondono con malattie psichiatriche dovute a cause naturali. La possessione diabolica, invece, è dovuta a cause preternaturali. In alcuni casi i sintomi della possessione possono far pensare a una malattia psichiatrica, e quindi possono confondere. Le persone che conducono una vita disordinata possono confondere i sintomi. Ciò non è sufficiente per parlare di possessione. Ovviamente prima di gridare alla possessione è meglio consultare la medicina. Come viene detto nell’articolo molte volte si prendono per possessioni malattie mentali o comunque disturbi mentali.

I casi più noti di possessioni demoniache:

Michael Taylor
Anneliese Michel
Robbie Mannheim (Roland Doe)
George Lukins
Antoine Gay
Clara Germana Cele
Johann Blumhardt
Le possessioni di Aix-en-Provence
Le possessioni di Louviers
Le possessioni di Loudun

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