Divinazione Le Rune – Antico Elder Futhark

Divinazione Le Rune

Antico Elder Futhark

NB: nell’articolo qui presente si tratterà il Elder Futhark il più antico

Divinazione Le Rune, come promesso in questo articolo si parlerà delle rune, il loro nome, loro significato e ci sarà un breve descrizione. Le rune sono un oggetto di divinazione antichissimo se volete davvero impararlo ad usarlo dovrete studiare. Questo è una base dalla quale potete partire.

Divinazione Le Rune Origini:

Le origine delle rune non sono certe. È probabile che derivino da una scrittura appartenente al gruppo delle cinque principali varietà di alfabeto italico, derivato dall’alfabeto etrusco. Questa tesi fa risalire la vera origine delle rune alla colonizzazione greca dell’Italia meridionale in particolare alla città di Cuma, luogo di incontro tra greci ed etruschi dove questi ultimi appresero l’alfabeto. Importanti iscrizioni furono scoperte nell’area alpina e prealpina. Scritture simili furono usate per il Leponzio, il Reticoe il Venetico; particolarmente simile all’alfabeto runico, e possibile esempio di passaggio tra l’etrusco e il runico, è l’alfabeto di Lugano (o di Como), particolarmente noto per la stele di Prestino. Questa iscrizione è in un dialetto celtico, sebbene presenti possibili segni di un substrato pre-indeuropeo, probabilmente ligure-leponzio; è speculativo, ma non infondato, supporre che nell’Italia settentrionale dell’età del bronzo pre celtica fossero parlate lingue agglutinanti non indeuropee, magari collegabili con le lingue tirreniche come il Lemnio e l’Etrusco, o addirittura con alcune lingue anatoliche e mesopotamiche. Altri esempi simili sono riscontrabili anche per le popolazioni Retiche, che abitavano a est-nord est di quelle dell’area compresa tra il Lago di Como e il Lago Maggiore, la loro lingua era molto differente (più vicina all’etrusco e alle lingue tirreniche) ma esistevano, evidentemente, scambi commerciali, guerre (Como fu rasa al suolo dai retici in epoca storica e ricostruita in pianura dai romani) e contatti culturali.

Nel 2017, Elisa de Vaugüé, basandosi su una correlazione tra i grafemi osservati nelle arti rupestri della Valcamonica e studi genetici della civilizzazione camuna, ha dimostrato che le rune dell’alfabeto fenicio deriverebbero da un alfabeto camuno proto-celtico e proto-germanico. Questa correlazione sarebbe spiegata con una migrazione, circa 5000 anni fa, verso l’Europa di alcune popolazioni della cultura di Unetice, come dimostrato dagli studi sulla cultura di Yamna.

In Italia le uniche iscrizioni runiche risalgono al tempo dei normanni e si trovano nel sud della penisola in particolare nel Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia (Puglia).

Divinazione Le Rune Etimologia:

Il sostantivo norreno rún, attestato nelle iscrizioni, indica i singoli segni del fuþark ed è conservato nelle altre lingue germaniche antiche con il significato di “segreto”, “mistero”; ancora, nella lingua tedesca, il verbo raunen significa “bisbigliare, sussurrare”. Le rune sono una delle più importanti istituzioni culturali e linguistiche comuni alle popolazioni germaniche. Va inoltre detto che le prime iscrizioni runiche (II e III secolo d.C.) sembrano mostrare una lingua essenzialmente unitaria, quasi senza particolarità dialettali che poi saranno i tratti distintivi delle lingue germaniche, dimostrando in questo modo che in questo periodo non era ancora avvenuta la seconda rotazione consonantica (zweite Lautverschiebung).

Divinazione Le Rune Caratteristiche dei segni:

Il fuþark (pron. [fuθark]) prende il suo nome dalle prime sei rune di questo cosiddetto alfabeto; era inizialmente formato da 24 segni chiamati rune. Si conoscono evoluzioni successive del fuþark, diverse per numero e forma delle rune. La grafia delle singole rune, composte da linee rette, dipende dal fatto che spesso le incisioni erano effettuate su pietra, su legno od altre superfici dure a seconda del loro uso. L’inesistenza di tratti orizzontali è motivata dal fatto che nel primo periodo scrittorio i segni runici venivano incisi su legno: escludendo l’esecuzione di tratti orizzontali si evitava che i tratti coincidessero con le venature del tronco, evidentemente disposto orizzontalmente; in questo modo si evitavano possibili equivoci ed errori di lettura.


Divinazione Le Rune Runemal:

è il corrispondente del nostro abecedario o grammatica di base, facente parte l’antica cultura nordica vichinga e celtica, collegata agli ancestrali miti e leggende


Divinazione Le Rune Le Varie Tradizioni:

ELDER FUTHARK

Si pensa che sia la versione più antica di alfabeto runico e fu usato nelle regioni europee dove abitavano le popolazioni germaniche, inclusa la Scandinavia; probabilmente, le altre versioni, si sono sviluppate da questo. I nomi delle lettere sono in lingua germanica antica con la traduzione in inglese sotto. La più antica testimonianza di incisione con il Futhark Antico completa scoperta su pietra è la Kilver Stone, ritrovata in una fattoria  Stanga nel Gotland, Svezia. L’incisione era rivolta verso l’interno della tomba forse come messaggio per il defunto. 

RUNE GOTICHE

Il gotico era la lingua delle popolazioni germaniche orientali. Esso era originariamente scritto utilizzando in alfabeto runico di cui si hanno poche notizie dovuto alle scarse prove tangibili ritrovate. Alcuni affermano che, l’alfabeto runico è stato creato dai Goti ma vi sono sufficienti prove per confermare questa teoria. Queste rune furono sostituite con un altro alfabeto creato dal vescovo Wulfila nel IV sec. d.C.

FUTHORC ANGLOSASSONE

L’alfabeto runico fu portato in Britannia intorno al V sec. d.C. probabilmente dagli Angli, dai Sassoni, dagli Juti e dai Frisi (chiamati collettivamente gli “Anglo-Sassoni”) le rune furono usate sino all’XI secolo. Le iscrizioni runiche in questo alfabeto, si trovano principalmente su gioielli, armi, pietre e altri oggetti. Pochi esempi di scrittura runica in forma di manoscritto sono giunti fino a noi.

FUTHORK GIOVANE o  “YOUNGER   FUTHORK”

Era l’alfabeto più diffuso in Scandinavia durante l’era vichinga, e si sviluppo sino alla sua forma più evoluta nell’800 d.C. Fu gradualmente e quasi completamente rimpiazzato da quello latino intorno al 1200 d.C., come risultato della conversione della Scandinavia al Cristianesimo. Tre versioni leggermente diverse da questo, si sono sviluppate in Danimarca, Svezia e Norvegia.

RUNE UNGHERESI

Le rune ungheresi (Székely Rovàsìràs, dove Rovas sta per rune mentre Skékely era il popolo che le utilizzava) discendono probabilmente dall’alfabeto runico turco (Kok Turki) usato in Asia Centrale: inoltre “Ro” in antico ungherese significa taglio, incisione, perciò Rovas significa incisioni. Furono usate dai Magiari Székler, abitanti della Transilvania, in Ungheria prima di Istvàn, il primo re cristiano dell’Ungheria, il quale ordinò che tutti i documenti di epoca precristiana venissero distrutti. Tuttavia nelle remote regioni della Transilvania, le rune, continuarono a essere usate sino al 1850. Le caratteristiche salienti di questo alfabeto sono: che era usato per scrivere in prevalenza su bastoncini in legno in stile bustrofedico (alternando cioè la direzione di scrittura, da destra a sinistra e viceversa), sebbene la direzione da destra a sinistra fosse la più usata; le rune includono lettere separate per ogni fonema ungherese e questo le rende più adatte a essere usate per scrivere la lingua ungherese rispetto all’alfabeto latino. Le parole erano separate da tre puntini verticali; le legature (le rune intrecciate) erano molto usate e spesso intere parole erano scritte con un simbolo unico; non esistevano maiuscole e le minuscole, spesso però l’iniziale di un nome proprio, veniva scritta un po’ più grande.

ALFABETO ORKHON RUNE SIBERIANE

I primi esempi di scrittura Turkic sono stati ritrovati nella valle del fiume Orkhon in Mongolia nel XIX secolo: essi sono datati VIII sec. d.C., e la scrittura è conosciuta come alfabeto Orkhon. Iscrizioni dello stesso periodo con alcune variazioni, sono state trovate nella valle del fiume Yenisei in Siberia, dove sono conosciute come Rune Yenisei o siberiane. Le rune siberiane si trovano incise su roccia spesso insieme a raffigurazioni umane o animali.

RUNE CIRTH

Lo scrittore J.R.R. Tolkien ha creato questo alfabeto per i suoi libri, ispirandosi all’alfabeto runico anglosassone e a quelli scandinavi. Nei suoi libri ha creato anche diverse lingue alle quali vengono associate queste rune; la pronuncia corretta è con la “c” dura (Kirth). Questo alfabeto viene utilizzato per scrivere in alcune delle lingue della “Terra di mezzo”: il “Quenya”, una delle lingue degli elfi, basata su finnico, greco e latino. Il Sindarin o Gnomish, la lingua degli elfi grigi di Sindar, creata ispirandosi al Gallese. Il Dwarvish, la lingua dei nani. Altri alfabeti runici sono stati recentemente creati per i giochi di ruolo o per la divinazione.

RUNE ARMANICHE

Sono state create dal viennese Guido von List, poeta, giornalista, scrittore e studioso di occultismo. Egli pubblica il libro “Das Geheimnis der Runen” (Il segreto delle Rune)in cui presenta un nuovo alfabeto runico elaborato in seguito ai suoi studi sugli antichi testi: l’Edda poetica contiene un particolare brano chiamato “Dissertazione sui canti magici”, strofe 146-163, in cui vi sono 18 canti che parlano di altrettante rune. Sono rune misteriose, non sono state decifrate con certezza ed è probabile che List abbia cercato di interpretarle traendo ispirazine per creare questa nuova sequenza runica. Nel 1908 fonda una società di studi e di diffusione delle sue teorie sull’Armanesimo, un’ideologia mitologica, culturale e razziale che, in seguito, in maniera purtroppo distorta, avrebbe influenzato notevolmente il pensiero nazista. Le rune di questo sistema furono molto probabilmente la base su cui furono strutturate le elaborazioni simbolico-energetiche delle rune usate dai nazisti, caricate di connotazioni di controllo e potere che, ancora oggi, rendono le rune di questo sistema, alquanto sinistre.


Divinazione Le Rune Uso Delle Rune

Divinazione Le Rune MEDITAZIONE CON LE RUNE:

La meditazione con le rune richiede un minimo di conoscenza delle stesse, questo per scegliere quella corretta se si vuole intervenire anche su brutte abitudini proprie, ma si usa altresì per conoscere meglio direttamente, come agiscono sul nostro inconscio.

La meditazione di base, richiede le solite procedure iniziali – posto tranquillo e silenzioso dove meditare, se si vuole un po’ di musica non ritmata da sottofondo, un po’ di incenso in grani se si vuole, ma non è obbligatorio, vestiti larghi e posizione comoda a seconda dei gusti propri – si sceglie la runa con cui si vuole lavorare, e io consiglierei di cominciare dalla prima, procedendo secondo “l’alfabeto runico”, così da lavorare con tutte almeno una al giorno per 6 mesi, ricominciando ogni volta dall’inizio, una volta arrivati all’ultima runa.

Inizialmente, si terranno gli occhi chiusi, cercando di visualizzare la runa scelta, attraverso l’occhio della mente, limitandosi, almeno al principio, all’osservazione insieme alla ripetizione lenta del nome della stessa.
La meditazione può durare dai 10 minuti a un’ora al massimo, ma è sempre meglio non esagerare da subito, specie per chi non è abituato, comunque meglio poco ma fatto bene che tanto ma portato avanti male..
Al termine della meditazione si annoteranno tutte le sensazioni (fisiche, mentali o emotive) provate, i pensieri intercorsi con la concentrazione, i cambiamenti interiori che si possono verificare con la pratica, in un diario: questa pratica di annotare è molto importante specie per chi non è abituato a notare coscientemente ciò che avviene dentro di lui/lei, e con la pratica, acuirà l’attenzione del soggetto, migliorandone l’autocontrollo e la l’intelligenza logico-magica, in pratica farà diventare più saggi, come si diceva anticamente, agendo solo nella maniera più corretta e non più, o quanto meno, in minor parte legata all’istinto selvaggio.

All’inizio della meditazione consiglio sempre di richiamare, con infinito rispetto e umiltà, l’aiuto di Odino e della propria anima interiore – evitate di mischiare altre deità o esseri spirituali – per ricevere guida e aiuto nella ricerca interiore, ripetendo i ringraziamenti al termine della meditazione.


Divinazione Le Rune Proiezione energetica:

La proiezione energetica delle rune o di una singola di esse, viene usata per i riti psichici così come quelli rituali – la differenza tra le 2 tipologie sta nel fatto che i riti psichici non hanno bisogno di apparati legati alla magia mentre, gli altri, abbisognano dell’attrezzatura del Druido o del mago – in tutte le tipologie di azione a distanza nelle quali si desidera agire, come le guarigioni, l’aiuto psicologico-energetico, la fortuna, la protezione fisica o spirituale, eccetera.
Per usare le rune con questo sistema, una volta scelta la runa o le rune, a seconda del proposito che ci prefiggiamo, dobbiamo porci in meditazione, dirigendo la nostra attenzione con l’obiettivo (sia esso una persona o un intento), per creare un unione col nostro essere interiore.
Arrivati a questo punto, e nessuno vi può descrivere come si capisce che si è riusciti nel proposito, perché le sensazioni cambiano da persona a persona, si visualizza la runa che si intende usare, proiettando energia che dal proprio chakra, collegato al problema da risolvere, carica il simbolo di energia confacente: quando il simbolo runico “lampeggerà” come a rivelare la sua saturazione energetica, si dovrà visualizzarlo mentre viene spinto verso il soggetto – sopra noi stessi se stiamo lavorando per noi – da trattare, per poi tagliare il cordone energetico con esso per non diventare dei serbatoi di energia gratuita al quale l’obiettivo si attaccherebbe fino a sfinirci.
Consiglio però di non usare tale tecnica senza uno studio approfondito con una persona realmente preparata del settore – diffidate di chi vi chiede solo soldi, poi fate come volete, tuttalpiù ne pagherete le conseguenze – pena l’incorrere in problemi di vario genere..


Divinazione Le Rune Protezione:

Uno dei sistemi per la protezione energetica e fisica più usati del settore runico, è l’uso della runa Algiz

Divinazione Le Rune

Visualizzando degli scudi nelle quattro direzioni – Nord, Est, Sud, Ovest – runa “colorata” di energia rossa, più sopra e sotto il proprio corpo, si otterrà una protezione da eventuali “pericoli” energetici o fisici per 24 ore. Ricordatevi sempre di dare un inizio e un termine all’azione energetica che richiedete o potrebbe rivolgervisi contro diventando un vampiro energetico, specie se avete fatto le cose con molta convinzione e concentrazione.
Un altro sistema consiste nell’invocare il nome di Odino nelle difficoltà, chiedendo il suo aiuto, non a livello passivo come si è stati abituati nel Cattolicesimo, ma bensì in maniera attiva, ovvero richiedendo il coraggio del guerriero per combattere le proprie battaglie senza temere nulla.Davanti a sé si può proiettare la runa Thurizas, runa di Thor il guerriero, rappresentante il suo martello che tutto vince.
Divinazione Le Rune


Divinazione Le Rune Consigli dalle Rune:

Dalle rune, si possono anche ottenere vaticini, in risposta ai nostri quesiti, usanza che si è consolidata con la cultura New Age, negli ultimi 20 anni, ma che non ha una reale base storica, per lo meno non così come viene insegnata in varie pubblicazioni ad essa legate.
Gli sciamani, o druidi, chiamati Runelor, da “colui che getta le rune”, oggi si direbbe runista, gettavano delle ossa con incisi lettere dell’alfabeto runico in gruppi ben definiti, ma che spiegavano delle massime da cui trarre gli auspici, non certo usavano il sistema moderno.
Era un po’ come leggere i tarocchi, ma si può comunque usare anche il sistema dell’estrazione da sacchetto, tanto in voga oggi, di una singola runa o più rune, come si preferisce.
Ognuno deve trovare il sistema più giusto e in sintonia col proprio essere interiore, che rimane ed è il solo ad avere valore sommo, contro qualsiasi fede, tecnica energetica, esoterica o occulta, che si vada ad utilizzare, per i propri scopi di ricerca spirituale.
Detto questo bisogna specificare, se ancora non l’avevate capito che, adoperando le rune per leggere il futuro o una situazione, è necessario acquisire un’ottima conoscenza dell’argomento, pena la totale o quasi fallimentare impresa, o l’inesattezza del “gioco”, come lo chiamano certi, sminuendo la pratica della lettura unica.

Tabella con nome, suono, significato e una breve descrizione

RuneNome,Significato, Descrizione Breve
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Fehu, Faihu, Feoh, Fè
Significato: bestiame, proprietà immobiliare, argento
Descrizione Breve: Prima runa del Futhark ,runa che evoca la creazione e la procreazione, poiché segna l'inizio di ogni cosa. Corrisponde a un'energia ancora non palesata: runa di creazione, in questo senso è legata a Muspellheim, il fuoco cosmico nel suo processo d'azione.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Uruz, Urus, Ur.
Significato: la forza originaria, la potenza originaria e il bue primordiale, l'energia fertilizzante originaria, la forza bruta.
Descrizione Breve: è la runa fondatrice, che si ritrova come radice nelle lingue germaniche col prefisso Ur-. Esprime la forza originaria bruta, l'energia nella sua potenza non ancora plasmata .
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Thurisaz, Thiuth, Thorn, Thurs.
Significato: la spina (difesa e attacco), il nemico dell'avversità, la difesa, il martello, le forze brute.
Descrizione Breve: è la runa della forza bruta, che può essere buona fra le mani di una persona positiva quanto negativa in un'azione malvagia, stesso discorso vale per i giganti ( le thurse che essi richiamano), allo stesso modo, il martello, dipende dal suo utilizzatore, e la spina difende inconsciamente. Questa runa ha una fama piuttosto cattiva e i runisti la percepiscono come una energia pericolosa, ma non inutile ricordare che le rune sono in sé energie neutre e che il loro impatto dipende da colui o colei che le usa:
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Ansuz, Ansus, Os, Ass.
Significato: il potere divino, creatore, il Dio Odino, il mondo degli Dei, il potere della parola, l'incantamento.
Descrizione Breve: è tanto la runa dell'intelligenza quanto precedentemente era quella dell'assenza della stessa: ci mette direttamente in relazione con la creazione, ma questa volta, a differenza di Fehu, con la creazione magica come il demiurgo che agisce con e sul multiverso. Corrisponde alla lettera A che, in tutte le tradizioni, simboleggia il germe primordiale, il suono creativo; in diverse tradizioni esoteriche, esistono molti esercizi collegati alla lettera A che permettono di estendere il campo della coscienza, ricollegarsi alla più intima parte del multiverso e liberarsi.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Raidho, Raidha, Radh, Reidh.
Significato: il carro solare, il carro di Thor, il viaggio.
Descrizione Breve: è associata al carro, collegato a innumerevoli tradizioni al sole, del quale rappresenta la corsa: nel nord alcuni popoli veneravano la Dea Northus, assimilata alla Madre Terra. I sacerdoti le rendevano un culto in una foresta su un'isola, dove si trovava un carro consacrato e coperto che veniva immerso in un lago durante grandi feste dopo averlo trasportato in vari luoghi: il carro rappresenta il santuario e si diceva che fosse trainato da giovenche – qui si ritrova nuovamente il simbolismo della vacca, ma quella che non ha figliato – si tratta quindi dell'aspetto della Dea nel suo aspetto di ragazza.
La runa Raidho rappresenta il veicolo sacro e la ricerca iniziatica, è l'energia che riuscirà a permettere la trasformazione interiore ed esteriore
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Kenaz, Kusma, Cen, Kaun.
Significato: il fuoco padroneggiato, il fuoco della creazione, la cremazione funeraria/liberazione e anche l'infiammazione interiore.
Descrizione Breve: è la runa del fuoco, della luce controllata, del fanale, che, nelle diverse lingue, ha un significato che pare in contraddizione, ovvero quello di una illuminazione e quella di una malattia, ma non dimentichiamo che una runa in sé è neutra, né buona né cattiva. La torcia simboleggia la luce, più precisamente l'illuminazione, poiché rischiara subitamente un luogo buio, infatti questa runa, è collegata a quel processo.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Gebo, Giba, Gyfu, Gipt.
Significato: il dono (in cambio di un altro dono), lo scambio su tutti i piani e l'interazione di due forze, il sigillo sacro.
Descrizione Breve: runa spesso trascurata dai runisti moderni, è tuttavia una delle più importanti, è la runa del Dono, e il dono di sé, il sacrificio è alla base stessa del lavoro e dell'etica del Nord: è il sacrificio a vantaggio della propria comunità, simbolizzato dalla storia di Tyr che sacrificò la sua mano, oppure Odino che sacrifica il proprio occhio, addirittura suo figlio Balder che dona la propria vita, eccetera. Ma il dono considerato da questa runa deve essere considerato ad ogni livello, sono i doni che gli Dei fanno agli uomini quando questi si rivolgono a loro; sono anche le offerte, segni d'amore e di dono di sé che questi ultimi donano agli Dei.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Wunjo, Winja, Wynn, Vend.
Significato: la gioia, l'estasi, Odino, la Via, parentela tra esseri, armonia nel clan, insegna della tribù.
Descrizione Breve: runa assai importante, un'altra collegata ad Odino, forse la runa di Odino/Wodan stesso, poiché è l'iniziale di Wodan/Woden, Wunjo è la runa della gioia, racchiudendo i principi di gioia, estasi ( Wodan è etimologicamente il Dio dell'estasi), armonia interiore così come nel clan. E' una runa molto importante su cui bisogna meditare, poiché viviamo in un mondo che mantiene una visione assai negativa dell'esistenza, basta guardare nei film, nei telegiornali, nei reportage, dove tutto sembra volerci far affondare in uno stato negativo , per mantenerci in quello stato, come se d'altronde fosse causato dagli altri.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Hagalaz, Hagl, Haegl, Hagall.
Significato: irraggiamento, seme primordiale, uovo di ghiaccio primordiale, archetipo del seme, archetipo cosmico.
Descrizione Breve: La forma di Hagal, è la più antica, ma la sua forma più diffusa, in particolare nell'architettura e nel simbolismo, è quella del Futhark recente, dove è chiamata “runa madre”. Si dice che, se viene rappresentata in un solido o sotto forma di griglia, nella sua struttura si possono ritrovare tutte le rune, ma già solo per la sua posizione, essa è fondamentale, poiché è la nona runa del futhark a 24 segni, e il 9 è un numero sacro in tutte le tradizioni, come in Cina dove rappresenta il numero della pienezza, il che si concepisce facilmente poiché i cinesi non contano 7 centri energetici chakras ma 9, il cui risveglio conduce alla liberazione, all'estasi.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Naudhiz, Nauths, Nyd, Naudh.
Significato: il fuoco vitale, il fuoco di necessità,il destino, il sollievo dallo sconforto, costrizione.
Descrizione Breve: Naudhiz è ancora una runa di fuoco, ma è assai diversa dalle altre due rune ignee principali, Kenaz e Sowilo, infatti, mentre la prima è la luce, il fuoco domato che fa avanzare, e Sowilo è il fuoco naturale, spesso devastante, Naudhiz è il fuoco che fa sopravvivere che impedisce di cadere. Il fuoco di necessità è quello che nel Medioevo veniva alimentato costi quel che costi quando le città erano in quarantena.
Essa è il fuoco della vita, fra due rune di ghiaccio: Hagalaz, la grandine, e Isa, il Ghiaccio propriamente detto. Naudhiz, rappresenta il destino individuale e collettivo degli esseri viventi;
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Isa, Eis, Is, Iss.
Significato: ghiaccio, immobilità, forza statica, materia/antimateria originaria.
Descrizione Breve: Per la sua forma e il suo simbolismo, il ghiaccio della runa Isa rappresenta l'anti-movimento per eccellenza, non è una runa dinamica infatti, ma la statica incarnata: il suo glifo dritto e verticale, traduce bene quel tipo di energia, condensando e trattenendo, permettendo un controllo sugli altri ma anche ed è indubbiamente più importante su sé stessi, rappresentando la padronanza totale di sé. Corregge un temperamento troppo nervoso ed impaziente, calma la frenesia degli esseri che sovracompensano e sprecano energia, permette di controllare l'energia, di conservarla all'interno di sé, il che è molto utile durante un rituale, poiché è disponibile per esso e assicura efficacia di gran lunga maggiore.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Jera, Jer, Ger, Ar.
Significato: il ciclo della vita, il ciclo del sole, l'eterno ritorno, unione del ciclo e della terra.
Descrizione Breve: è una runa molto dinamica, così tanto che se non avesse la seguente, Eihwaz, per ancorarla, potrebbe dislocarsi totalmente. Così la dodicesima e tredicesima runa si riuniscono per formare il Fylfot tradizionale che i tibetani chiameranno dorje e gli indù svastika. Ha la forma di due rune che si compenetrano e si completano per fornire ancora più creatività a qualcuno o dare maggiore forza a un'azione; essa è la runa per eccellenza del solstizio d'inverno – Natale per i cattolici – d'altronde è chiamata Jul, come la festa del solstizio che si chiama Jule. Jera è la dodicesima runa come sono 12 i mesi dell'anno, e il periodo solstiziale di Jul dura 12 giorni, che in nuce si presume siano presagi di ciò che daranno i 12 mesi a venire: quel periodo è fondamentale per i popoli europei, poiché tutto il simbolismo di Natale e della natività ne deriva.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Eihwaz, Eihwas, Eoh, Iwhar.
Significato: Il tasso, l'albero della vita e di morte, asse del cosmo, Yggdrasill, asse di vita, centro.
Descrizione Breve: simboleggia il Tasso, l'albero sempreverde, del rinnovamento, per l'Abecedarium Nordmannicum “il tasso è al centro di tutto”, e di fatti, nell'antico Futhark Eihwaz è la 13 runa, che condivide dunque la centralità con Jera. Ma il Tasso è soprattutto l'albero del mondo, un riflesso di Yggdrasill, secondo le tradizioni quell'asse cosmico è sia un frassino, sia una quercia che un tasso; è su un Tasso che Odino si sospende per scoprire le rune nella sua estasi sciamanica.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Perthro, Pairthra, Peordh.
Significato: Indicatore dell'Orlog, la sorte, le leggi originarie, divinazione per conoscere le leggi del Wyrd, matrice, parto
Descrizione Breve: è stata ed è ancora una delle rune più difficili da interpretare, è in relazione col destino e l e sue leggi, permette di entrare in relazione con le Norne (l'equivalente elle Parche e elle Moire nella tradizione nordica).
Non si tratta di predestinazione ma di leggi che obbediscono a un principio di causalità, il presente è in funzione di ciò che fu: esiste un a parte di destino che non è possibile cambiare e gli stessi Dei vi sono sottoposti, e un'altra parte sulla quale esercitiamo il libero arbitrio, nella quale possiamo cambiare il corso degli eventi lavorando su noi stessi.
Perthro è un a runa di nascita, tanto sul piano fisico che spirituale o magico, in questo senso segue la runa Berkana, che rappresenta la nascita del bambino mentre Perthra la liberazione, infatti, per questo, è utile durante i parti.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Elhaz o Algiz, Algis, Eolh, Iwhar.
Significato: Forza protettrice, donna cigno (valchiria), mano aperta.
Descrizione Breve: Algiz la runa che dona protezione. Se ci si attiene alla sua forma classica, e non alle sue varianti, Algiz è una runa con numerosi sensi, una runa di protezione, “positiva”, è addirittura quella che ha soprattutto un senso positivo, resa la runa della vita, la sua forma evoca la mano aperta in protezione. Nel Futhark recente la runa Algiz simboleggerà l'uomo, il che alla fine è solo un'estensione del suo significato di “vita”; è legata all'alce , al cervo, un animale assai importante per i popoli del Nord e nelle tradizione celtica, rappresenta il Dio Cernunnos, divinità della fecondità e dell'abbondanza.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Sowilo/Sowelo, Saugil, Sigil, Sol
Significato: La ruota solare sacra, il fuoco solare, il fuoco originario, il potere.
Descrizione Breve: La runa Sowilo racchiude i poteri e la potenza del Sole, quest'ultimo è spesso simboleggiato da una ruota, in questo caso si parla di “ruota solare” a causa dei raggi, d'altronde, la ruota è frequente in numerose tradizioni, per esempio, presso i Celti, il druido Mag Ruith pronuncia i suoi auguri con l'ausilio di ruote, il Dio Taranis è chiamato “il Dio della ruota”, un simbolo che si trova spesso sugli oggetti celtici. La ruota rappresenta anche i centri energetici dell'uomo, che la ruota Sowilo aiuta a risvegliare, chakras nella tradizione indù, gli hvel della tradizione nordica. Il Sole rappresenta l'anima del mondo,la forza che gli permette di esistere e rigenerarsi , è il simbolo della luce fisica che permette a tutti gli esseri viventi di crescere ricordiamoci che grazie al sole, la vitamina D, detta vitamina della crescita, viene sintetizzata e della luce spirituale, poché rappresenta lo spirito, per esempio in astrologia.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Tiwaz, Teiws, Tir/Tiw, Tyr.
Significato: la giustizia, l'equilibrio, l'armonia, la fedeltà, il Padre celeste, il Padre primordiale, il pilastro e la volta celeste.
Descrizione Breve: La radice del nome Tyr è la stessa degli Dei Zeus e Jupiter, proviene dal sanscrito dyaus, è un archetipo divino, in particolare della divinità celeste, e si trova in tutto il mondo indoeuropeo. Il Dio della famiglia degli Asi ha salvato il mondo dal caos sacrificando la propria mano nelle fauci del lupo Fenrir, che minacciava di distruggere tutto. E' fondamentalmente una runa di equilibrio, di bilanciamento tra le forse antagoniste, dunque di polarità, poiché se Tyr simboleggia l'ordine perfetto, la Giustizia, tuttavia trionfa su Fenrir grazie a un inganno, a uno spergiuro, dunque vi perde una mano; Tyr è anche il Dio che arbitrava le assemblee o thing.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Berkano/Berkana, Bairkan, Beorc, Bjarkan.
Significato: La madre Terra, il pilastro cosmico nel suo volto femminile, i seni della terra, la matrice.
Descrizione Breve: La runa Berkana è il principio femminile della runa Tywaz, sono entrambe indispensabili al mondo, rappresentata dalla betulla nei riti sciamanici, dove gli si fanno 7, 9, 12 tacche; serve per comunicare con gli spiriti e per visitare i vari mondi. La betulla è al tempo stesso un simbolo di ascensione ai mondi superiori e di discesa nei mondi inferiori, quelli degli spiriti “maligni”, rappresenta il ciclo vita-morte-rinascita, e in questo Berkana, rappresenta la fecondità, il parto e anche la Dea Hel, guardiana del regno dei morti; quest'ultima non aveva quell'aspetto terrifico che i cristiani le hanno conferito, rendendola guardiana degli inferi, ma bisogna riconsiderare tutto il problema della morte. In realtà è l'ignoto che pare terribile, e i cristiani sono molto legati alla materia da cui hanno una tremenda paura a staccarvisi ..
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Ehwaz, Aihws, Eh, Ior.
Significato: Il cavallo come veicolo dell'anima negli altri mondi, i gemelli divini, l'unione, il matrimonio, gli eroi gemelli.
Descrizione Breve: La runa Ehwaz evoca un riflesso, è la runa dell'unione, è legata al cavallo e ai gemelli, o meglio, più che al cavallo in sé, all'armonia tra cavalcatura e cavaliere: tutte le mitologie comportano i gemelli, prendiamo l'esempio della mitologia indù e degli Ashvini, gli Dei gemelli con la testa di cavallo. La parola ashva significa “penetrare” e quegli Dei sono guaritori, poiché conoscono i segreti delle piante, guariscono anche gli eroi dalle loro ferite, sono sposati con la figlia del Sole e i loro genitori sono la conoscenza e la legge della perfezione.
La conoscenza ha d'altronde la forma di una giumenta: sono giovani, benevolenti, e si invoca la loro protezione durante i riti matrimoniali. Nella tradizione nordica esistono dei gemelli il cui nome è Alci, che corrispondono ai Dioscuri e anch'essi hanno forma verosimilmente di cavallo: i gemelli sono il simbolo dell'unione divina e sacra, nulla può separarli, sono quasi un'unica persona, quanto al simbolismo del cavallo è legato allo sciamanesimo in quanto veicolo fra i mondi, in particolare fra il nostro e quelli inferiori. Il cavallo rappresenta la ricerca spirituale e questa caratteristica appare nella cavalleria, esso segna anche l'ispirazione poetica e aiuta Bellerofonte a uccidere Chimera: nella mitologia germano-scandinava Sleipnir è il cavallo a otto zampe di Odino.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Mannaz, Manna, Mann, Madhr
Significato: l'avo divino, l'uomo.
Descrizione Breve: Questa runa rappresenta il legame fra gli uomini e gli Dei, poiché essi discendono dagli Dei ma lo hanno dimenticato, perché la divinità è celata al loro interno. Simboleggia anche l'androgino primordiale, che rappresenta a sua volta l'uovo cosmico, uno stato di perfetta unità che dobbiamo riconquistare: si può anche accostare Mannaz alla radice “man”, che in seguito ha originato parole come “mensile”, “mestruale”, “mese”, ecc, oltre a Mani, la Luna. E' un simbolo dell'eterno ritorno, del passaggio fra diversi stati, in particolare quello dalla vita alla morte; in passato, la Luna, serviva a misurare il tempo. Rappresenta anche il mondo del sogno, dell'inconscio, della trasformazione, corrisponde alla magia orizzontale più che verticale contrariamente al Sole.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Laguz, Lagus, Lagu, Logr.
Significato: le acque primordiali, l'energia vitale, la crescita organica.
Descrizione Breve: Laguz la runa dell'acqua. Laguz rappresenta la forza vitale sotto l'aspetto acquatico, al mondo in cui Uruz rappresenta l'energia vitale sotto l'aspetto terrestre: la parola “lago” e “laguna” hanno rapporto con questa radice. L'acqua è all'origine di tutte le cose, rappresenta il non manifesto che è in germe, la fertilità e la fecondità per eccellenza,i liquidi veicolano la vita – oltre all'acqua, anche il sangue, lo sperma – e nella mitologia nordica, la vacca Audhumbla, lecca il ghiaccio così libera Buri, l'avo degli Dei. E' significativo che questa runa in germanico abbia due nomi; il secondo nome è Laukaz, è legato al porro (e anche alla cipolla), due bulbi assai legati all'acqua, oltre che aventi effetti curativi: purificano entrambi il corpo, le fibre portano via le tossine e sono antisettici, i loro sali alcalini rafforzano la vitalità. La runa è un potente ausilio in tutti i processi di crescita e fecondità, tanto a livello fisico per curare che a livello magico, permette di fluidificare le situazioni, l'eliminazione dei blocchi, il rafforzamento del proprio potenziale magico.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Ingwaz, Enguz o Iggws, Ing, Yngvi.
Significato: Il Dio avo, il Dio della terra, cuore-espansione, fissazione.
Descrizione Breve: Ingwaz la runa della sessualità. Il Dio Ing era molto popolare tra i danesi e sulle coste del mare del Nord, da esso discenderebbero gli ingaevones, Yngvi è anche un nome di Freyr, dal quale la famiglia reale svedese trarrà il proprio nome. Il culto del Dio Ing è collegato a quello della Dea Nerthus, di cui in realtà è il paredro: anche a lui è attribuito un carro culturale. La runa rappresenta la riserva d'energia e la polarità maschile della terra; si parla sempre della Madre Terra, ma essa non può essere feconda senza il principio maschile.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Dagaz, Dags, Daeg, Dagr.
Significato: la luce del giorno, l'equilibrio fra la notte e il giorno, l'eterno ritorno differente.
Descrizione Breve: Dagaz rappresenta la luce dell'alba e del crepuscolo, dunque è legata al rinnovamento e alla speranza l'alba e crepuscolo rappresentano il tempo sospeso i grandi risvegli sono preceduti da un crepuscolo, si pensi a quello degli Dei che precede il ritorno dell'Età dell'Oro. In realtà “crepuscolo degli Dei” non è corretto poiché Ragnarok si traduce piuttosto con “Consumazione del destino delle potenze”. Quattro momenti caratterizzeranno quel momento: un inverno molto rigido, un incendio cosmico che distrugge il mondo, la scomparsa della Terra nell'oceano, l'inghiottimento del Sole da parte del Lupo Fenrir forse è la descrizione della fine del nostro sistema solare con la trasformazione in nana e poi in buco nero, ecco il lupo che divora tutto, che distruggerà il pianeta dopodiché rinascerà un mondo purificato.
Dagaz cela il segreto degli intervalli temporali, ed ha come funzione quella di impedire che si producano effetti nocivi o che entrino spiriti malefici, permette altresì l'invisibilità psichica.
divinazione le runeNome a seconda della tradizione: Othala, Othal, Ethel, Odhal.
Significato: proprietà immobiliare ereditaria, proprietà chiusa che interagisce con l'ambiente circostante.
Descrizione Breve: La runa Othala presiede alle recinzioni, cioè ai luoghi invarcabili per colui che non ha ricevuto le iniziazioni necessarie, quindi racchiude una nozione di sacralità, quella del tempio, in questo caso del tempio pagano nordico, che protegge e fortifica, sacralità della sua funzione. Il mondo antico si fondava sulla tripartizione ogni essere aveva il suo posto e la sua funzione, senza un senso gerarchico: la funzione sacerdotale, la funzione guerriera e la funzione produttrice, si ritrova lo stesso fenomeno nelle caste.Othala è assai utile quando cerchiamo la nostra funzione nella società. E' anche legata alla proprietà immobiliare in quanto centro di un clan, in lingua frisona si chiama eeyen-eerde, “propria terra”, o “propria tenuta”. Questa runa protegge la nostra casa e permette di trovarne una se la stiamo cercando, reca prosperità e benessere, è naturalmente legata all'eredità dei nostri avi, permette alla loro anima di proteggerci e a noi di raccogliere la loro conoscenza.E' la runa dell'aquila e della nobiltà.

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