Medium e la Medianità

Medium e la Medianità

Medium e la Medianità, in questo articolo parleremo e tenteremo di rispondere ad alcune domande proprio su questo argomento. Chi sono i medium? Cosa è La Medianità ? Queste sono due delle prime domande a cui proveremo a dare risposta.

Medium e la MedianitàMedium: Chi Sono?

I medium sono persone che hanno particolari “poteri paranormali” e psichici. Queste abilità servono loro per fare da “mezzo” , tramite (infatti dal latino medium= mezzo) tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti. 

Quindi possiamo già capire che il medium è come se fosse un ponte tra il nostro mondo e quello degli spiriti.

Il termine Medium nasce dal fenomeno dello Spiritismo. Lo spiritismo nacque in Francia nel 1857. Fu esposta pubblicamente grazie a Allan Kardec (pseudonimo del pedagogista francese Hippolyte Léon Denizard Rivail) Dopo di lui la sua opera fu continuata tra gli altri da Leon Denis, Sir Arthur Conan Doyle, Ernesto Bozzano, Chico Xavier, Divaldo Pereira Franco, Raul Teixeira, Emídio Brasileiro, Aleksandr Nikolaevič Aksakov.

Per citare Margaret Lillian Hamilton ” I medium sono individui particolarmente costituiti. Possiedono quelle qualità peculiare o struttura che permette loro di percepire o ricevere messaggi dall’Altro Mondo, mentre questo manca nella maggior parte delle persone. Un grande medium è certamente raro come un grande artista o un grande poeta. Il loro genio sta alla sensibilità psichica nello stesso modo in cui il genio sta alla poesia o all’arte. E la capacità di comunicare può essere altrettanto rara.
“Non tutti coloro che desiderano inviare messaggi dalla nostra parte, anche supponendo che esse continuino a persistere a lungo con la passione di farlo, possono trasmettere il loro messaggio attraverso un medium o uno psichico. La capacità di impartire messaggi in questa maniera è altrettanto rara come il dono della medianità lo è dalla vostra parte, e solo quando due anime affini entrarno in contatto con un altro, sotto le circostanze più favorevoli, possono giungere a voi dei messaggi chiari inviati da noi. Questo spiega sempre di più perchè molti messaggi non sono stati spediti”.

Medium e la MedianitàCosa è la Medianità?

E’ la particolare caratteristica che hanno i medium di poter prestare il loro corpo e la loro energia affinchè personalità disincarnate possano manifestarsi alla comune sensorialità umana. Quindi la Medianità altro non è che l’insieme delle facoltà che un medium possiede.

Infatti ci sono molte facoltà che differenziano i medium e tramite queste si potrebbe stilare una lista di “categorie” dei medium:

Medium a effetti fisici:

Questa particolare categoria di medium potrebbe produrre in modo particolare fenomeni come: movimento di corpi inerti, rumori ecc. Si possono suddividere in Facoltativi o involontari (naturali).

Facoltativi:  questi medium sono perfettamente e pienamente coscienti dei loro “poteri”, quindi producono eventi spiritici con la loro volontà, hanno il controllo dei loro poteri grazie appunto come dicevamo prima alla loro consapevolezza di averli. Ovviamente questo potere non si sviluppa in tutti nella stessa misura; ci sono medium capaci di produrre grandi effetti (sospensione di corpi pesanti nello spazio, traslazione aerea e apparizioni con tanto di materializzazione), altri invece producono effetti più semplici come ad esempio i colpi battuti.

Involontari o Naturali 
Non hanno coscienza del loro potere per cui quest’ultimo si manifesta a loro insaputa.

Sensitivi o Impressionabili

Quasi tutti i medium sono impressionabili in quanto ciò consiste nel percepire la presenza degli spiriti per mezzo di una sensazione. Una sorta, quindi, di “fremito” in tutto il corpo. Diciamo che l’impressionabilità è la facoltà indispensabile allo sviluppo di tutte le altre. Infatti se sviluppata metodicamente, con l’abitudine questa facoltà permette al medium di percepire non solo la presenza dello spirito, ma anche la sua natura. Ovviamente, sia che questa sia buona o cattiva, familiare o estranea. Ovviamente a seconda dei casi si percepirà una sensazione gradevole o sgradevole, penosa, ansiosa, gioiosa, di amore o serenità e cosi via.

Auditivi

Gli appartenenti a tale categoria si differenziano dagli altri in quanto odono la voce degli spiriti (Pneumatofonia). Quest’ultima può essere percepita in due modi diversi dal medium. Alcune volte come una voce interiore come se provenisse dall’interno dell’orecchio, altre volte invece è chiara e distinta come la voce di un vivente. Tramite questa facoltà i medium entrano in contatto con gli spiriti. Questi, caratterizzati da un buon livello evolutivo, esprimono concetti utili e piacevoli, al contrario di altri che possono essere una vera e propria persecuzione.

Parlanti

Quando lo spirito vuole comunicare si serve dell’organo del medium più adatto allo scopo. Può farlo tramite la parola o l’udito, oppure si servirà della sua mano o della vista. Vi sono anche medium che utilizzano più doti per effettuare tale comunicazione. Doti che possono manifestarsi fin dalla nascita o svilupparsi con il tempo e la maturità del soggetto. Il medium parlante, generalmente non ha coscienza nel momento in cui comunica ciò che lo spirito gli trasmette. Infatti, le informazioni che ne risultano differiscono dalle idee abituali del primo o dalle sue conoscenze, molto spesso sono addirittura lontane dalla portata della sua intelligenza. A comunicazione terminata quindi, il medium non ricorderà assolutamente ciò che ha riferito per conto dello spirito. Infatti, molto spesso, si utilizza un registratore o una videocamera per riprendere la manifestazione.

Veggenti

medium appartenenti a questa categoria possono vedere gli spiriti durante lo stato di veglia. Per questo motivo, ne conservano un ricordo esatto. La persona in questione può anche non possedere la vista in quanto, anche se a noi sembra di vedere gli spiriti con i nostri occhi, in realtà li percepiamo con la nostra anima. Tale facoltà può essere sia momentanea (scaturita da una crisi del soggetto), sia propria del soggetto dotato, in quanto tale.

Le prime hanno essenzialmente carattere personale, trattandosi di spiriti appartenenti a persone che in vita erano amici o parenti del medium. Questi vogliono avvertire quest’ultimo di non appartenere più a questo mondo oppure di un pericolo imminente. A volte vogliono dargli un consiglio su un problema importante o addirittura chiedere di portare a termine per loro conto, una questione lasciata in sospeso prima della morte. Nel secondo caso invece il medium può vedere gli spiriti di persone anche a lui sconosciute, può descriverne l’aspetto e percepire i sentimenti dai quali sono animati.

Sonnambuli

Nel medium sonnambulo la facoltà medianica si sviluppa maggiormente durante il sonno. Nel corso del sonno, infatti, la sua anima si distacca dal corpo ritrovandosi in uno stato di libertà. Questa, però, risulta più elevata rispetto a quelle dei soggetti che non dispongono di tale facoltà. In questo stato, essa è libera di viaggiare alla velocità del pensiero. Si può trovare, quindi, in posti e situazioni diverse in un lampo. Ciò consente al medium di apprendere cose che vanno aldilà delle comuni conoscenze. Molto spesso vi sono altre entità più evolute che accompagnano lo spirito del medium in questo straordinario viaggio. Lo aiuta, quindi, a comprendere questioni per le quali non ha ancora raggiunto il livello di avanzamento adatto.

Pneumatografi

Sono medium che comunicano con gli spiriti tramite la scrittura. A seconda del tipo di contatto instaurato (che dipende dal maggior o minor sviluppo dei poteri del medium), si possono ottenere delle scritture che vanno da un semplice segno ad intere pagine scritte dallo spirito evocato. Nel caso della pneumatografia, basta depositare un foglio di carta bianco ripiegato in un luogo qualsiasi o indicato dallo spirito stesso. Alcune volte bastano dieci minuti o un quarto d’ora, ma affinché il fenomeno abbia luogo occorre creare un’atmosfera di preghiera e raccoglimento.

Scriventi o Psicografi

Si differenziano dai pneumatografi per il semplice fatto che il medium stesso deve sostenere lo strumento (generalmente una penna) con il quale lo spirito comunica facendolo muovere. Tale facoltà è la più semplice da perfezionare con l’esercizio e tra l’altro è il miglior mezzo per comprendere la natura dello spirito, il grado di evoluzione o la sua inferiorità. I medium psicografi si dividono in più categorie:

Meccanici
Lo spirito esprime il suo pensiero muovendo l’oggetto appoggiato alla meno del medium (quindi non manovrato dallo stesso), o esercitando direttamente la sua azione sulla mano di quest’ultimo. Nel secondo caso, la mano del medium si muove indipendentemente dalla sua volontà e non si arresta finché lo spirito non ha terminato. Costoro sono chiamati meccanici o passivi perché non hanno coscienza di ciò che in quel momento stanno scrivendo.

Intuitivi 
Lo spirito comunicante trasmette la sua volontà all’anima del medium il quale la esprime riportandola per iscritto; egli è quindi pienamente cosciente di ciò che lo spirito gli sta “dettando”.

Semi meccanici 
A questa terza categoria appartengono i coloro che possiedono sia facoltà intuitive sia meccaniche.

Ispirati
Appartengono a questa categoria coloro che pur non essendo dotati di una straordinaria intelligenza manifestano la percezione di concetti estranei alle loro capacità; hanno il presentimento di eventi futuri o si dedicano alla composizione graduale di opere artistiche, letterarie, scientifiche, ecc. per quali non pensavano possedere delle grandi capacità.

Da Presentimenti 
Questa dote può essere nel medium più o meno sviluppata; parte da una semplice sensazione fino ad intravedere parte di avvenimenti futuri, positivi o negativi.

Dopo aver chiarito chi sono i medium e le svariate categorie che si possono creare a seconda delle loro capacità, dopo aver chiarito cosa è la medianità, possiamo soffermarci a parlare della Trance.

Medium e la MedianitàLa Trance:

Quando i medium usano le loro facoltà, la loro medianità, si trovano in una condizione di cui spesso abbiamo sentito parlare e cioè la trance. Essa tradotta dall’inglese = estasi, indica l’avvenuto passaggio da uno stato psichico ad un altro e, proprio per questo, la trance viene considerata uno stato modificato di coscienza.

A livello concreto la trance è: un momentaneo annullarsi, totale o parziale, della parte cosciente della personalità del soggetto che, in tal modo, lascia spazio al manifestarsi di altre personalità psichiche.

Il passaggio che avviene tra uno stato e l’altro ha portato alcuni studiosi a pensare che la trance sia una manifestazione di natura umana, con le personalità che si susseguono in alternanza con quella del medium. Personalità che sono nascoste nel profondo della psiche del medium. Se fosse così, si dovrebbe escludere la possibilità di individualità diverse da quella medium e quindi sarebbe smontata l’ipotesi spiritistica della manifestazione di entità disincarnate. Quindi si dovrebbe parlare non di trance ma di stato ipnotico.o peggio ancora di una psicopatologia del soggetto.

Detto questo ci viene in aiuto la mole di sperimentazioni che sono state fatte sull’argomento e che difatti pongono delle sostanziali differenze tra i due fenomeni:

l’ipnosi viene normalmente indotta da un’ipnotizzatore, la trance è sempre autoindotta; inoltre, quando la prima viene autoindotta, si rende necessario un processo piuttosto complesso e lungo che, comunque, quasi mai porta ad uno stato di completa incoscienza, stato che, invece, la trance consente di raggiungere. Un’ultima nota, forse non priva di significato, è costituita dal fatto che in diversi casi i medium si sono rivelati mediocri soggetti ipnotici.

Anche per ciò che riguarda la presunta psicopatologia dei medium, va osservato che in più di un caso questi soggetti hanno dimostrato di possedere un normale equilibrio psichico, svolgendo serenamente la propria professione e mostrandosi perfettamente integrati nella propria realtà sociale ma, soprattutto, va sottolineato che essi non presentano nessuno degli altri sintomi che rivelano la psicopatia e che accompagnano il cosiddetto sdoppiamento di personalità loro attribuito da gran parte della psichiatria.

Inoltre, una terza ipotesi, ipotesi psicodinamica, che attribuisce l’intera fenomenologia ad ancora inspiegate capacità psichiche del medium. Tale tesi, pur non ritenendo il fenomeno di natura patologica, esclude però la possibilità di un contatto col trascendente.

Medium e la MedianitàLa seduta spiritica, detta anche seduta medianica

 è una delle pratiche più famose usate nello spiritismo. È una riunione di persone che hanno in comune il desiderio di entrare in contatto con entità spirituali, allo scopo di rivolgere loro domande specifiche. Presume in concreto una manifestazione degli spiriti e implica uno scambio di pensieri con i mortali.

Finalizzata al contatto e al colloquio con gli spiriti grazie all’intervento di un medium (letteralmente “tramite”), la seduta spiritica solitamente si svolge al chiuso seguendo particolari rituali, accorgimenti complessi e tecniche di evocazione o invocazione

C’è differenza tra evocazione ed invocazione:

Evocazione: è l’evocare un’entità, sia esso un Demone, uno spirito, una persona morta o un Elementale, ed è quando l’essere appare al di fuori dell’operatore. Quando si lavora con l’energia, l’energia si trova sempre all’esterno dell’operatore e mai dentro il suo corpo.

Invocazione: significa prendere lo spirito dentro noi stessi. L’essere, in pratica, entra nel corpo dell’operatore Spesso quando questo accade la voce può cambiare, diventare più profonda o in qualche modo diversa.

 

Seduta spiritica con il tavolino

La catena medianica

I partecipanti alla seduta, riuniti attorno al tavolo, si pongono in silenzio e concentrazione, tentando di stabilire uno stato di tensione mentale ed emotiva che permetterebbe al medium di utilizzare l’energia del gruppo per richiamare a sé le forze necessarie ad un “contatto” con l’aldilà. I presenti formano una catena, tenendosi per mano o con altre modalità, e, dopo qualche tempo, il tavolino, secondo gli spiritisti, dovrebbe fremere, scricchiolare o addirittura alzarsi leggermente da una parte. Quel momento rappresenterebbe l’inizio della comunicazione con l’entità: il dialogo si svolgerebbe attraverso i classici colpi che andranno richiesti allo spirito come risposta alle domande formulate dai partecipanti secondo un codice predeterminato. Con la tecnica della trance invece il medium, una volta raggiunto il grado desiderato di concentrazione, ritiene di “dare voce” a defunti o altre entità spirituali che lancerebbero messaggi di vario genere parlando per conto dell’entità evocata.

Seduta spiritica con la tavola ouija

La tavola Ouija

Un tipico sistema di interrogazione è quello della tavola ouija. Questo strumento consiste in una piccola tavola con le lettere dell’alfabeto e con i primi dieci numeri (da 0 a 9 o da 1 a 0). Sulla tavola o quadrante si colloca un piccolo pezzo di legno triangolare, che poggia su tre sfere di cristallo in modo che possa scorrere facilmente. Il medium e i partecipanti pongono il dito indice sul triangolo mobile e questo indicherebbe in successione le lettere e le cifre scritte formando parole, date, cifre e frasi di senso compiuto. Secondo gli scettici in realtà il fenomeno è dovuto ai movimenti ideomotori dei presenti che non sono in grado di mantenere il dito perfettamente fermo, le frasi composte sono il frutto delle aspettative inconsce di chi la muove: è sufficiente capovolgere le lettere e mischiarle perché la planchette inizi a comporre frasi completamente prive di senso.

La tavola OuiJa è anche più semplicemente sostituita da lettere e numeri ritagliati e disposti a cerchio su di un tavolo, usando poi come planchette una moneta o un bicchiere.

La fine della seduta

Al termine delle comunicazioni occorrerebbe ringraziare lo spirito intervenuto e lasciarlo libero di andarsene perché, secondo gli spiritisti, l’entità non accomiatata potrebbe restare per un certo tempo prigioniera nel luogo di evocazione e provocare strani fenomeni, come oggetti che si muoverebbero da soli o rumori arcani.

L’interpretazione di Steiner

Secondo Rudolf Steiner (esoterista e teosofo austriaco) nelle sedute spiritiche viene spesso fatta confusione sull’idea si parlare realmente con la persona morta, mentre si parla con la proiezione dell’akasha.(termine sanscrito che indica l’etere)

«L’immagine dell’akasha è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell’uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell’akasha. Lo spirito di Cesare si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell’individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell’akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell’uomo nella sua immagine dell’akasha e la sua individualità che continua nell’evoluzione.»

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