Enuma Elish Genesi Sumera

Enuma Elish Genesi Sumera

Enuma Elish Genesi Sumera in questo articolo vogliamo proporvi questo bellissimo punto di vista che è la Genesi secondo i sumeri spero vi possa interessare perchè è un magnifico altro punto di vista sulla genesi del mondo. Prima di proporvi lo scritto proviamo a capire insieme cosa è:

Enuma Elish Genesi Sumera

Enuma Elish Genesi SumeraL’Enūma eliš (in italiano “Quando in alto) è un poema teogonico e cosmogonico, in lingua accadica, appartenente alla tradizione religiosa babilonese, che tratta in particolar modo del mito della creazione, la teomachia che diede origine al mondo come lo conosciamo, e le imprese del dio Marduk, divinità poliade della città di Babilonia (Babylōnía, greco antico; in accadico Bābilāni, da Bāb-ili che rende l’antico nome sumerico KA2.DINGIR.RA, col significato di “Porta del Dio”, la città amorrea fondata nel XIX secolo a.C.).

L’Enûma Eliš veniva recitato, o forse cantato, durante l’Akītu (in sumerico: A2.KI.TI, cuneiforme Cuneiforme A-ki-til.JPG, col significato di “forza che fa rivivere il mondo”; nome sumerico della festività, anche Zagmuk), la festa di inizio del Nuovo Anno di Babilonia, segnatamente il quarto giorno degli undici prescritti, nel mese di Nisān (Nissanu).

L’opera risale al periodo di Nabucodonosor I di Babilonia (Nabû-kudurrī-uṣur I, XII a.C.; secondo la cronologia media).

«La composizione dell’Enûma Eliš era stata per molto tempo, in mancanza di ulteriori prove, fatta risalire all’epoca di Hammurabi (1792-1750 a.C.). Oggi si è però deciso, in base a solide ragioni che vedremo più avanti, di abbassarne la datazione di circa mezzo millennio.»
(Jean Bottéro e Samuel Noah KramerUomini e dèi della Mesopotamia, Milano, Mondadori, 2012, p.641)
«Manoscritti del mito si sono trovati nei siti più diversi dell’Assiria e della Babilonia; essi coprono un periodo che va pressappoco dall’anno 1000 al 300 a.C., sicché possiamo ritenere con una certa sicurezza che la sua data di componimento è veramente recente, cioè l’ultimo periodo della civiltà mesopotamica.»
(Giovanni PettinatoMitologia assiro-babilonese, Torino, UTET, 2005, p.101)

Le origini dell’opera sono sconosciute (le versioni pervenute sono tutte tarde, del I millennio a.C.: in particolare, sono sopravvissute, tra le altre, copie assire dalla Biblioteca di Assurbanipal, ma anche copie degli studenti che si istruivano per diventare scribi). La sua scoperta è datata al 1875, grazie all’assiriologo britannico George Smith (1840-1876), peraltro il primo assiriologo a individuare il Poema di Atraḫasis.

Tuttavia Mario Liverani osserva come già nella Babilonia di Hammurabi (Ḫammurapi I) si sia avviata una riforma religiosa a vantaggio delle divinità astrali (come Šamaš, Adad o Ištar) con un ridimensionamento di quelle sumeriche; in tal senso la Babilonia si indirizza a far assurgere il suo dio poliade, Marduk, al vertice divino, tale ultima opera, tuttavia, «troverà piena attuazione solo con Nabucodonosor I, mezzo millennio dopo Hammurabi.».

«Un secondo filone è quello della collocazione di Marduk al centro dell’immaginario cosmogonico e cosmologico, in sostituzione di Enlil e in parziale identificazione con lui. Ma questa operazione, consegnata al poema cultuale detto Enûma Eliš (“Quando in alto” dalle parole iniziali), recitato nella festa del Nuovo Anno babilonese, si realizzerà per quanto ne sappiamo, solo con Nabucodonosor I»

Ecco a voi il pdf da leggere sia qui sul sito oppure se volete potete scaricarlo seguendo l’immagine seguente:

Detto questo ora vi lasciamo all’ Enuma Elish

 

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