CROATOAN: I Coloni perduti di Roanoke

CROATOAN: I Coloni perduti di Roanoke

CROATOAN: I Coloni perduti di Roanoke, perchè questo articolo? Presto detto sono sempre stato affascinato da quei casi in cui intere colonie, società  ecc spariscono nel nulla ed essendo che questa è una di quelle storie molto “famose” non potevo non aggiungerla come articolo sul sito.

Fatta questa premessa iniziamo con l’articolo.

Il mistero di Roanoke - Attività paranormali - Brividi HorrorIsola di Roanoke

L’isola di Roanoke (in inglese Roanoke Island) è situata lungo la costa della Carolina del Nord (USA). Nel XVI secolo vi fu fondata la colonia di Roanoke, secondo insediamento inglese nel “nuovo mondo” dopo San Giovanni di Terranova. Nel XIX secolo fu teatro di una battaglia della Guerra di secessione americana e in seguito ospitò una colonia per schiavi liberati.

Per quanto riguarda la sua geografia l’isola è situata lungo la costa della Carolina del Nord. Lunga circa 19 km e larga circa 5 km, Roanoke si trova tra la terraferma e gli Outer Banks, la barriera esterna di isole che separano l’Oceano Atlantico dalle acque salate delle lagune interne, chiamate Sound. A nord si trova l’Albermarle Sound, a est il Roanoke Sound, a sud il Pamlico Sound e a ovest il Croatoan Sound. Sull’isola sorgono le città di Manteo a nord e Wanchese a sud.

Colonia di Roanoke - WikipediaColonia di Roanoke:

La colonia di Roanoke fu il secondo insediamento inglese in America del Nord, dopo quello di San Giovanni di Terranova, fondato nel 1583, e il terzo insediamento europeo. È nota soprattutto per una misteriosa sparizione di massa che coinvolse la totalità degli abitanti. L’impresa fu finanziata e organizzata da Walter Raleigh, al quale la regina Elisabetta I d’Inghilterra aveva affidato la colonizzazione della Virginia, il cui territorio allora comprendeva anche l’isola di Roanoke, che in seguito divenne parte della Carolina del Nord. Raleigh tentò due volte la colonizzazione dell’isola: nel 1585 e nel 1587.

Il primo tentativo di colonizzazione

Il primo tentativo fu affidato a Ralph Lane e Richard Grenville e comprendeva 150 coloni su cinque navi, che partirono da Plymouth il 9 aprile 1585. Un fortunale al largo delle coste portoghesi costrinse l’ammiraglia Tiger a separarsi dalla flotta. Questo fu solo il primo di una serie di problemi, fra incidenti di percorso (il 26 giugno la Tiger si incagliò in una secca, rovinando parte delle provviste) e tensioni crescenti con i nativi, culminate nella distruzione del villaggio di Aquascogoc, i cui abitanti furono accusati di aver rubato una coppa d’argento.

A causa della scarsità di cibo, Grenville decise di affidare a Lane la costituzione di una colonia sulla costa settentrionale dell’isola: 108 persone sbarcarono sull’isola il 17 agosto 1585 e Grenville salpò per recuperare nuove provviste e nuovi coloni, promettendo di tornare per l’aprile dell’anno successivo. Il termine passò senza che Grenville facesse ritorno. Infine nel giugno 1586 un attacco dei nativi, dovuto alla distruzione di Aquascogoc, fu respinto dai coloni, che decisero tuttavia di accettare l’invito di Sir Francis Drake di tornare in patria.

Grenville, che fece ritorno molto dopo la partenza del primo gruppo di coloni, decise così di lasciare un piccolo gruppo di uomini a difesa del forte e di fare ritorno anch’egli in patria per poter organizzare una nuova spedizione.

Il secondo tentativo di colonizzazione

Nel 1587 un gruppo di 115 coloni ricevette il compito di stabilire una colonia nella baia di Chesapeake sotto la guida dell’artista John White, amico di Raleigh e componente della prima spedizione a Roanoke. White fu poi nominato governatore e Raleigh nominò 12 assistenti, che furono poi incaricati di controllare le sorti dei coloni su Roanoke.

Il gruppo arrivò il 22 luglio 1587, ma trovò soltanto i resti di una guarnigione inglese. Pur non riuscendo a individuare alcun colono, il comandante della flotta Simon Fernandez, per motivi non del tutto chiariti, ordinò alla spedizione di sbarcare e di stabilire una nuova colonia sull’isola. White ristabilì i rapporti con alcune delle tribù locali, a eccezione di quelle contro cui avevano combattuto nella prima spedizione.

Poco dopo la creazione del secondo insediamento, il colono George Howe fu ucciso da un nativo mentre cacciava granchi nel canale di Albemarle. Temendo per la propria vita, i coloni convinsero il governatore White a tornare in Inghilterra per descrivere la situazione disperata della colonia e chiedere ulteriori aiuti. Al momento della partenza rimasero 115 coloni a Roanoke, compresa la neonata Virginia Dare, nipote di White, la prima inglese nata nelle Americhe.

Il viaggio di ritorno fu più volte rimandato, prima dall’arrivo dell’inverno e poi a causa dell’Invincibile Armata spagnola. White fu in grado di partire soltanto nella primavera del 1588; la spedizione fallì quando i capitani delle due navi tentarono l’arrembaggio di alcune navi spagnole, finendo essi stessi catturati e privati delle merci. A causa della guerra in corso contro la Spagna, White non fu in grado di assicurarsi un secondo tentativo fino al 1590, quando ottenne un passaggio da una nave che effettuava azioni di pirateria contro gli spagnoli.

Croatoan, il mistero dei coloni perduti di Roanoke | La Voce del LeonardoRitornato assieme ai rinforzi e ai rifornimenti nell’agosto del 1590, White non trovò alcuna traccia dei coloni né prove di un combattimento. L’intera colonia risultò smantellata: quindi l’abbandono dell’isola era stato effettuato con calma e senza fretta, ma non c’era traccia della croce di Malta, il segnale convenuto in caso di problemi. L’unica traccia lasciata fu la parola “CROATOAN” incisa su un palo di una recinzione. White interpretò il segnale come l’indicazione dei coloni di essersi spostati sull’isola di Croatoan, diventata in seguito Hatteras, ma non fu in grado di verificare se la sua ipotesi fosse corretta: un forte temporale si stava apprestando e i suoi uomini si rifiutarono di proseguire oltre.

Non si sa quale sia stato il destino dei coloni di Roanoke, ma si suppone che si siano integrati con le popolazioni indigene. Per questo spesso Roanoke è detta la “colonia perduta” e il suo sito è la principale attrazione turistica dell’isola, assieme al North Carolina Aquarium.

CROATOAN: I Coloni perduti di Roanoke,  Le Ipotesi:

La prima, ma solitamente meno accreditata, è che vennero semplicemente sterminati dai nativi locali. La confutazione inizia dalla totale assenza di segni di battaglia, e poi c’è quella parola incisa sull’albero, CROATOAN, che apre spazio alla seconda ipotesi, ovvero la migrazione dei coloni sull’isola vicina o nell’America continentale. Fra tutti gli studiosi che si sono occupati della questione, le ipotesi che vanno per la maggiore sono quelle di un’integrazione dei coloni con i nativi locali. Questi non avrebbero sterminato interamente la colonia (forse risparmiarono le donne o i bambini) e sono diverse le etnie che reclamano discendenti dalla colonia perduta di Roanoke. Ma non è stata mai trovata nessuna prova scientifica di ciò.

Altra ipotesi fu la condizione climatica. Nel 1998, un team guidato dal climatologo David W. Stahle, dell’Università dell’Arkansas, e dall’archeologo Dennis B. Blanton, del College of William and Mary, ha analizzato gli anelli di alcuni alberi di cipresso antichi 800 anni, prelevati dall’area dell’isola di Roanoke, dalla vicina Carolina del Nord e dall’area di Jamestown in Virginia, in modo da ricostruire la cronologia delle precipitazioni e della temperatura dell’arco temporale esaminato.

Lo studio ha consentito di appurare che i coloni andarono incontro alla peggiore siccità degli ultimi 800 anni. L’incredibile evento ebbe luogo fra il 1587 e il 1589, e fu l’episodio più secco dell’intera ricostruzione di 8 secoli. Gli autori suggeriscono che i coloni potrebbero esser stati massacrati dai nativi a causa della siccità, che li costrinse a cercare risorse idriche e alimentari anche nel territorio dei coloni.

CROATOAN: I Coloni perduti di RoanokeAltre ipotesi sono che i coloni potrebbero esser stati sterminati da qualche spedizione di spagnoli, ma le prove sono inesistenti. Una teoria più interessante riguarda le “Dare Stones”, le pietre lasciate da Eleanor Dare, madre di Virginia. La prima venne scoperta nel 1937 da L.E. Hammond, un turista californiano, che la portò alla Emory University di Atlanta, dove fu esaminato dal dott. Haywood Jefferson Pearce, Jr., professore di storia americana Il testo, in inglese antico dell’epoca elisabettiana, afferma che il marito Ananias e la figlia Virginia erano morti, e chiedeva a chi trovasse la pietra di comunicarlo al padre. Pearce dichiarò che la grafia e il contenuto non era incompatibile con i fatti storici noti. Dopo questo ritrovamento vennero trovate decine di altre pietre di Eleanor Dare, ritenute però dai più tutte dei falsi storici.

 

 

CROATOAN: I Coloni perduti di Roanoke avendo letto e essendomi informato su questo mistero penso che ad oggi ci siano più domande che risposte, più ipotesi che fatti riscontrati oggettivi. L’unica cosa che sappiamo di certo è che queste persone partite alla volta di una nuova terra, con nuove speranze e sogni, sono svanite nel nulla

Se volete consigliarci temi, articoli ecc potete scriverci andando QUI

Se volete potete regalarci un mi piace alla nostra pagina facebook andando QUI

Potete iscrivervi al nostro gruppo facebook andando QUI

Comments are closed.